Cos'è l'acciaio inossidabile?
“Acciaio inossidabile" è il termine generico per un gruppo di oltre 160 cosiddetti acciai inossidabili, ognuno dei quali ha composizioni diverse.
Questa lega ferrosa contiene cromo e carbonio necessari per costituire, a contatto dell’ossigeno, uno strato superficiale sottilissimo in grado di resistere alla corrosione. Sebbene questo strato sia molto sottile, può essere ricostituito anche dopo un danno meccanico, in modo da evitare l’aggressione della ruggine.
Presupposto indispensabile è che lo strato protettivo non sia danneggiato in modo permanente (ad esempio da ruggine esterna o da alcuni prodotti chimici come l'acido cloridrico). Tale danno può verificarsi in particolare in aree esposte ad agenti chimici, in aree soggette ad inquinamento atmosferico o industriale, attività produttive dell'industria alimentare e piscine. In questo caso si consiglia di utilizzare l'acciaio inossidabile V4A (materiale n. 1.4404 = AISI 316L) più adatto perché ha una maggiore resistenza alla corrosione, anziché il V2A convenzionale (materiale n. 1.4301 = AISI 304).
Premesso ciò, neanche l'acciaio inossidabile di qualità 1.4404 resiste a tutte le sollecitazioni chimiche, ad esempio all’acido cloridrico o fluoridrico e a determinate concentrazioni di cloro e sale. Ciò si applica in alcuni casi anche alle piscine con acqua salata. Pertanto, le concentrazioni di cloro o sale previste devono essere sempre chiarite in anticipo. In caso di incertezza sulla scelta del materiale adatto, i tecnici e la forza vendita Schlüter-Systems forniranno assistenza esperta a progettisti e realizzatori.
- La classificazione ufficiale del materiale n. 1.4301 secondo la norma EN 10088 è la sigla X5CrNi18-10.
- La classificazione ufficiale del materiale n. 1.4404 secondo la norma EN 10088 è la sigla X2CrNiMo17-12-2.